lunedì 3 novembre 2014

E lo chiamavano governare (13)


Craxi II

Ottobre 1986 - Finanziaria ’87 

7.500 miliardi di soli investimenti e 750.000 posti di lavoro. Tra gli investimenti una trentina di progetti triennali per piccole e grandi imprese. Per esempio 124 miliardi al Ponte sullo Stretto (sich!), 400 miliardi alla tangenziale di Napoli, 120 miliardi al prolungamento della metropolitana di Roma, 80 al recupero del barocco siciliano e 2.700 miliardi a progetti “non definiti ” della regione Calabria (che tradotto significava stipendi a forestali che li incassavano persino da latitanti).

Questo l’ambizioso obiettivo del governo per i prossimi 3 anni. Il ministro del lavoro Gianni De Michelis l’ha appena definito “lo sforzo più grande dall’Unità d’Italia”. Non è dello stesso parere la Corte dei Conti che in audizione alla Commissione Bilancio definisce invece la manovra”troppo asciutta”. Inoltre mancano tutte le misure operative che rendono il giudizio praticamente impossibile. La riunione si è chiusa con un problema e un giallo. Il problema: le Regioni vogliono altri soldi per finanziare programmi di sviluppo. Servono quindi altri 1.000 miliardi. Il giallo: dalla Finanziaria sono spariti 4.000 miliardi destinati al Sud. Erano 7.800, ma sulla tabella ora c’è scritto 3.800 miliardi. Un giovane medico napoletano, Presidente della commissione Bilancio, definisce la cosa “vergognosa”. Il suo nome? Paolo Cirino Pomicino.

Di Paolo Cirino Pomicino si è scritto molto. Da Presidente della Commissione Bilancio era solito tenere congelata la finanziaria per un mesetto. Quando ne usciva, non era più la stessa. O meglio, i saldi erano gli stessi, anche se c'era sempre qualcosa in più. Nella finanziaria ’87 il deficit programmato era 100.000 miliardi? Lui "rimodulava", ma sempre per 100.000 miliardi di deficit. (C'è da dire che come modulava lui non modulava nessuno). A saldo invariato riusciva però a inserire sempre qualche migliaio di miliardi per Napoli e la Campania. C'era la voce “Metropolitane”? E lui  aggiungeva 50 miliardi per quella di Napoli. “Borse di studio”? E lui ne inseriva 3.500 al Sud e così via. Il Sole 24 Ore definiva questa modulazione “l’effetto Pomicino”. 

24 ottobre 
Dopo il sì della Commissione, la Finanziaria approda oggi in aula. Pomicino ha dichiarato”Il quadro della compatibilità finanziaria è stato mantenuto". Il fabbisogno dello Stato resta fermo a 100.000 miliardi (bontà loro). Anche Goria è soddisfatto. La parola d’ordine della finanziaria è: “freno alle rivendicazioni salariali e rilancio degli investimenti pubblici (soprattutto a favore del Mezzogiorno). Quale clima troverà il passaggio in aula? Difficile dirlo. Vedremo. Anche alla luce dei 600 emendamenti previsti da parte del Pci.

Mentre Goria parlava di “freno alle rivendicazioni salariali:”l’Ufficio di Presidenza di Montecitorio pensò bene di aumentare gli stipendi a tutti i Parlamentari. 

La sola indennità salì a 6.195.000 più 500.000 al mese per rimborso taxi (di più se abitava a più di 50 km da un aeroporto), ai quali venivano aggiunti 830.000 Lire di diaria, più 300 francobolli (al mese), più 10.000 scatti telefonici l’anno. Inoltre la Presidente della Camera ottenne un’indennità aggiuntiva di 4.500.000 al mese lordi. Di più. I deputati poterono avere degli assistenti. La spesa stanziata per il 1987 fu di 20 miliardi di Lire. 


4 Novembre 
Due parole sulle “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato” così si chiama, in effetti, la Finanziaria.

Alcuni stanziamenti: 70 miliardi per il 1987 e 80 miliardi per il 1988  e il 1989 al…terremoto del Belice. (avvenuto nel 1968).
4.464 miliardi per ripianare i debiti delle aziende di trasporto. 710 miliardi per costruire alloggi ai dipendenti delle Ferrovie. 710 miliardi per riequilibrare bilanci delle Ferrovie (e la possibilità di indebitarsi per altri 10.000 miliardi). D’altronde Ligato ha appena promesso che il sistema ferroviario (con questi soldi) avrà carrozze televisori e telefoni in ogni cabina e treni turistici con dancing e sale convegno. (Vedremo). 1.054 miliardi per il fondo pensioni ai ferrovieri. 870 miliardi per la riparametrazione degli stipendi dei dipendenti delle Usl. I 2.700 miliardi alla Calabria. 160 miliardi per ripianare debiti di ospedali. 153 all’editoria. 40 milioni alla ceramica artistica (??’). 5 miliardi per la chiusura dei giardini zoologici. 1.400 miliardi per la ristrutturazione dell’amministrazione finanziaria. 2.193 miliardi per “il riordino dei ruoli” del personale Anas e 1.225 per quelli dell'Aima. 2.384 miliardi + 4.560 miliardi nei due anni successivi per gli aumenti contrattuali dei dipendenti pubblici. E così via.

Un capitolo a parte meritano i soldi destinati al Mezzogiorno. Tra questi la “Gestione fuori bilancio per gli eventi sismici nel Mezzogiorno”. Sono 17 leggi con centinaia di centri di spesa libere di spendere a piacimento. Tra queste la famigerata 219 del 1981.
Al Titolo VIII si occupa della ricostruzione di 20mila senzatetto a Napoli. All’inizio sono stati stanziati 1.500 miliardi di Lire.
Nel corso del tempo le autorizzazioni a spendere sono arrivate sino a 11.000 miliardi. Quanto fa 11.000 miliardi diviso 20.000 case? Ecco, appunto. Fanno 550 milioni a testa. Niente male per una casa. Quante di queste case sono state costruite a oggi? Praticamente nessuna. I soldi sono stati spesi per altro. Questo non ha impedito di inserire nella finanziaria '87 altri 1.792 miliardi per il 1987 e 530 miliardi per il 1988 destinati a costruire sempre i 20.000 alloggi. (Più altri 1.700 miliardi per la costruzione di altri alloggi colpiti dal sisma)

14 novembre 
Nella finanziaria non è incluso il contratto dei medici ospedalieri. Ecco perché. Il governo ha appena trovato 700 miliardi per chiudere il negoziato per il contratto dei medici ospedalieri.
Corrisponde a una rivalutazione degli stipendi del 35% per i medici a tempo pieno e del 20% per quello a tempo definito. Purtroppo, per il governo, le 11 sigle dei sindacati autonomi hanno risposto picche. Quell’aumento è troppo poco. Ormai è scontro non solo col Governo, ma anche con i sindacati confederali. La situazione è confusa anche se Donat-cattin e Gaspari hanno incontrato Pizzinato. Marini e Benvenuto che rappresentano Cgil, Cisl e Uil. Se non si trova una soluzione, i medici minacciano scioperi a oltranza.
 
15 novembre 
L’accordo per la spartizione delle banche, tra i partiti di governo. è vicino.
La sollecitazione del Presidente della Repubblica e soprattutto il via libera dell'assegnazione della Cariplo alla Dc, ha sbloccato il tutto.
La spartizione è stata giudicata da tutti “compiuta con estrema correttezza e scrupolo costituzionale”. (ma quando????)






Sono convinto che questa Finanziaria debba essere incorniciata e lasciata ai posteri. Un giorno, quando i nodi verranno al pettine, (e verranno) qualcuno leggerà il testo (e soprattutto le tabelle allegate) e capirà. Anche se troppo tardi.

(Leggi : Tabella A - Tabella B - Tabella C - Tabella D

Riguardo i soldi stanziati per il terremoto intervenne la Corte dei Conti (anche se con la solita bacchettata inutile). Fece sapere al Paese che tutti quei soldi erano serviti a pagare interventi senza nessuna logica, senza controlli e senza risultati. Informò tutti (invano) che gestioni chiuse da 4 anni continuavano a spendere invece di restituire i soldi. Che 800 organismi delegati a spendere per il sisma non avevano ancora fornito un rendiconto. Che soldi destinati a ricostruire erano stati usati per pagare straordinari (effettuati? Non si sa). Ci raccontò che a Napoli su 27 infrastrutture che dovevano costruire abitazioni solo due avevano cominciato a fare qualcosa. Che per la ricostruzione delle industrie colpite da sisma erano già stati spesi 1.700 miliardi. A fronte di 1.030 miliardi stanziati. Che invece di ricostruire, i finanziamenti si erano persi in mille rivoli, in mille centri di spesa senza rendiconti. Insomma. Che migliaia di miliardi erano stati gettati al vento. Una cosa però la Corte dei Conti non ci disse: che molti altri miliardi si sarebbero aggiunti in futuro.

Qualcuno vorrà sapere come andò a finire la trattativa sugli aumenti ai medici ospedalieri. Ricordate? Era stato offerto loro un aumento del 35% per i medici a tempo pieno e del 20% per quelli a tempo definito. Ma i sindacati autonomi (11 sigle) avevano risposto che era troppo poco. Dopo due mesi di scontri ottennero… il 41% di aumento i primi e il 26% i secondi. Non solo. Tutti sapevano che era malcostume per molti medici "quello di preoccuparsi poco della sanità pubblica e molto dei loro studi privati". Nella trattativa fu inserito allora una sanatoria per questo malcostume fatto di soprusi e malversazioni, Anzi, persino una selva di promozioni a tutto campo.
Goria si rifiutò di firmare perché disse:“significherebbe premiare i furbi a danno degli onesti”. Il contratto però fu firmato (da altri) il 30 aprile dell’anno dopo. Fu stralciata la parte della sanatoria, ma tutti sapevano che il motivo era uno solo: quello di poterne allargare le maglie. Più furbi sanati più voti. Elementare!



Al prossimo assalto alla diligenza…

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L'enorme debito pubblico che abbiamo (e che blocca il Paese), non è la conseguenza di chissà quali oscuri complotti, ma il risultato matematico dell’operato di governi con la complicità di buona parte del Paese.
Quei governi stavano mangiando il futuro dei nostri figli e a tutti stava bene.
Proprio a tutti no, ma questa è un'altra storia.

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