giovedì 27 marzo 2014

Piscine e sprechi nei comuni. Dal "ben altro" al benservito.


In principio fu il “benaltrismo”. Termine che sintetizza l’espressione “ci vuole ben altro”. Serve a indicare qualcosa di più importante rispetto a quanto sostenuto.
In pratica il benaltrista è pronto a dichiarare che sono “ben altri” i nodi da affrontare ed eventualmente “ben altre” le soluzioni. Metti in evidenza un problema? Sono ben altri i problemi. Tocchi una categoria? E’ ben altra la categoria da toccare.
Parli di evasione fiscale? Ma che dici. E’ la spesa pubblica, il vero cancro.
A parte il fatto che non sarebbe nemmeno la spesa pubblica il problema più importante perché ci sarebbe pure la fame del mondo e il buco nell’ozono (così di ben altro in ben altro in questo Paese non si fa mai niente).
Insomma, se si disputassero le Olimpiadi del “benaltrismo” la medaglia d’oro sarebbe assicurata, troppi campioni. In seguito ha fatto la sua apparizione (della serie “meglio non farci mancare niente”) il “benaltrove”. Sapete, quella cosa per cui l’evasione fiscale cercatela da qualche altra parte, gli sprechi pure, e gli amministratori incapaci sono sempre in altre parti del Paese. Ecco, quella roba lì.
Eppure per quanto riguarda gli sprechi e quant’altro, (corruzione ed evasione fiscale) l’unità d’Italia è fatta da tempo. Ne sono la prova le innumerevoli cattedrali del deserto che fanno bella mostra su tutto il territorio nazionale. Anche Bergamo ha la sua: quel “Centro Servizi delle Finanze” nei pressi di Azzano San Paolo che grida vendetta per lo spreco di finanze pubbliche, che poi sono sempre le nostre. Esistono però altri tipi di sprechi, meno evidenti, ma altrettanto significativi.
Mi riferisco a quanto apparso su queste pagine in merito alle piscine realizzate negli ultimi anni utilizzando lo strumento del project financing. Ben 5 piscine realizzate dal 2004 al 2008 in soli 25 chilometri che più che un servizio ai cittadini assomiglia molto a “facciamo qualcosa di grande che per il consenso non si fa mai abbastanza”.
Per carità, non è lo strumento che è in discussione. Secondo il rapporto di finanza di progetto, in Lombardia sono centinaia le iniziative di questo tipo. Iniziative che vanno dallo sport e spettacolo alle opere stradali; dall’edilizia sociale e scolastica alla produzione di energia da fonti rinnovabili. E numerose sono le ragioni per utilizzarlo. Per esempio quello di aumentare le strutture, grazie all’apporto di risorse private, liberando risorse pubbliche da destinare a servizi carenti. E' chiaro quindi che non è lo strumento in discussione.
In discussione è che, se vuoi costruire una nuova piscina, devi fare almeno quattro conti. Per prima cosa esaminare bene il bacino d’utenza. Poi serve un senso consortile di cooperazione con i comuni limitrofi, una buona programmazione e magari evitare di creare sofferenza, con una nuova struttura, a impianti preesistenti. Se non fai questo, rischi di ritrovarti con mutui da pagare, costi di gestione insopportabili, introiti lontani dalle attese. E’ quello che sta capitatando ai comuni di Stezzano, Osio Sotto. Per non parlare di Ghisalba, Alzano Lombardo e Cologno al Serio.
La crisi ha colpito duro e i soggetti privati faticano ad accollarsi le rate dei mutui. E ad andarci di mezzo rischiano di essere proprio i Comuni, che in qualità di garanti dei prestiti, si dovranno accollare le restanti rate. Non so come ne usciranno, ma una cosa è certa: come sempre, nessuno pagherà per la mancanza di programmazione e per opere di dubbia utilità. E come sempre, a noi cittadini rimarrà solo una speranza, la solita.
Dopo il “benaltrismo” e il “benaltrove” quello di dare a certi amministratori almeno il “benservito”.

Johannes Bückler

27 MArzo 2014 - Corriere della Sera - Bergamo - Leggi qui >>>>>

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