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lunedì 12 agosto 2013

Abolire le province? Lo spreco è regionale.

Caro Direttore,
che per ammodernare il Paese serva un riordino a tutti i livelli è cosa nota.
Ripensare l’apparato amministrativo dal centro alla periferia non solo è giusto, è indispensabile.
In quest’ottica rientra quello che sembra essere diventato il mantra della politica: abolire le province. Ma siamo veramente sicuri che sia questa la strada da percorrere?
In quanto a sprechi sicuramente no perché è’ chiaro che, nel corso degli anni, sono state le Regioni, e non le Province, la maggior fonte di spreco di denaro pubblico.
In alcuni casi si sono dimostrate centrali del malaffare, della corruzione e del clientelismo di ogni tipo. 20 piccoli stati, 20 repubbliche all’interno di uno Stato più grande che forse sarebbe meglio ripensare, anche per una migliore gestione del territorio. Di più.
Si fa un gran parlare in questi giorni di riforma della nostra cara Costituzione.
Sicuramente in alcuni punti mostra i segni del tempo, ma poniamoci una domanda: quale è stato l’unico terreno su cui la Costituzione del 1948 ha subito una revisione abbastanza profonda?
Quale, se non quello della riforma del Titolo V col nuovo ruolo assegnato alle Regioni?
Ecco, visti i risultati, forse è il caso di lasciar perdere, di lasciare la Costituzione così com’è.
Anche perché, prima di cambiarla, forse sarebbe il caso di cominciare a rispettarla.

Un caro saluto

Johannes Bückler

10 Agosto 2013 Corriere della Sera - Bergamo -Vedi qui >>>>>

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