lunedì 29 luglio 2013

Dall'arte a Luna Rossa. C'è un'altra Bergamo.

Caro Direttore,
per Bergamo, salire all’onore delle cronache per fatti che definire spiacevoli è dire poco, non è una novità.
Ci siamo abituati. Quante volte la nostra provincia è stata accostata a qualcosa che niente ha a che vedere con la tradizione, l’indole e la creatività della gente bergamasca.
Tante, forse troppe. Noi sappiamo invece, (ed è giusto andarne fieri) che Bergamo e i bergamaschi non sono quella roba lì e ci sono definizione che rispecchiano al meglio questa nostra terra.
La classica “Bergamo città d’Arte” per esempio, che si è guadagnata sul campo.
Attraverso le opere di Michelangelo Merisi, le nature morte di Evaristo Baschenis o i ritratti di Giovan Battista Moroni.
Ma non solo arte. “Bergamo città di campioni” come Giacinto Faccetti, Felice Gimondi e Giacomo Agostini.
E potremmo persino spingerci oltre. A una Bergamo terra di santi (come il nostro amato Papa Roncalli), poeti (pensando alla poetessa Paolina Secco Suardo Grismondi o al grande Pietro Ruggeri da Stabello) e perché no, persino di navigatori.
Insomma, proprio di navigatori no, via, ci manca la materia prima.
Ma di qualcosa molto vicino al mare sì, ricordando gli splendidi scafi di Luna Rossa (e non solo) usciti dalla Persico S.p.A. di Nembro.
Un’azienda, quella di Pierino Persico, che dovrebbe essere accostata di diritto a eccellenze bergamasche ben più note.
Insomma. Bergamo è tante belle cose, anche se meno rumorose.
Al rumore, al limite, ci pensa sempre qualche nostro rappresentante. Ma di questo non dobbiamo preoccuparci troppo.
In fondo, i latini ci avevano già avvisato: “Vasa inania multum strepunt”. “I vasi vuoti fanno molto chiasso".
Quindi, tranquilli.

Un caro saluto

Johannes Bückler

11 Luglio 2013 Corriere della Sera - Bergamo - Vedi qui >>>>>

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