Non è passato molto tempo da quando avevamo detto BASTA…avevate detto BASTA.
Basta con scontri ideologici, con la politica della conflittualità e del no a tutto.
Basta con la politica dei due pesi e delle due misure.
Basta con i politici di professione, con i mestieranti e con quelli che pensano solo all’arricchimento personale.
Basta con la politica dei nominati, con i politici incompetenti, con quei politici senza passione civile e spirito di servizio.
Basta con slogan e promesse elettorali che non si possono mantenere.
Basta con la politica urlata e con quella degli insulti.
Basta con i soliti teatrini e con la politica cabaret.
Avevamo…avevate detto basta con i costi della politica, col finanziamento dei partiti, con tutti i privilegi e basta soprattutto con questa legge elettorale.
Basta con politici che pensano solo a perseguire consenso anziché equità.
Basta con politici campioni nello sport dello “scaricabarile”.
Che se avete governato qualche piccola responsabilità ce la dovete pure avere, accidenti.
Almeno piccola, dai.
Basta soprattutto con condoni, evasione fiscale e corruzione e con chi è portato a giustificare tutto questo.
Basta con gli attacchi alle istituzione, l’ultima delle cose di cui questo Paese ha bisogno.
Insomma, avevamo…avevate detto BASTA con la vecchia politica. Già.
Invece…
E’ bastato mettere la palla al centro, fischiare l’inizio della campagna elettorale e…voilà, tutto dimenticato.
Ognuno ha preso posizione sugli spalti, si è armato di fischietto e bandiera e via col solito tifo da stadio.
In campo, botte da orbi.
Così, insulto dopo insulto, offesa dopo offesa, siamo arrivati al termine della peggiore campagna elettorale della Storia Repubblicana.
Non poteva essere altrimenti.
In un Paese dove gran parte dei cittadini non ricorda a cena cosa ha mangiato a pranzo (o almeno fa finta…) cosa si poteva pretendere?
Non si giustifica in altro modo la faccia tosta con cui alcuni politici hanno continuato e continuano a rilasciare certe dichiarazioni.
E tutto, mentre è certificato giornalmente che siamo uno degli Stati più indebitati al mondo.
E sappiamo anche il perché, lo sappiamo da sempre.
Con la complicità della società civile una parte della classe politica manda avanti, da anni, i propri affari rubando e depredando quelle casse che ora risultano completamente svuotate.
Per anni molti dei nostri politici hanno, non solo elargito denaro dello Stato a destra e a manca, (purchè ad amici o quantomeno a probabili elettori) ma ne hanno infilato buona parte anche e soprattutto nelle loro tasche.
E così (e non poteva essere altrimenti) sono entrati sul terreno di gioco i magistrati.
E per fortuna direi io.
Perché l’unica vera riforma della politica la dobbiamo proprio alla magistratura, che anni fa fece sparire una politica fondata sulle tangenti.
Così oggi.
Tu pensi che i politici e gli amministratori pubblici passino il loro tempo a studiare come migliorarci la vita.
Come rendere più funzionale un ospedale, una scuola, un aeroporto, una strada.
E quando mai.
Ogni volta la magistratura ci informa che loro passano il loro tempo in altre faccende affaccendati.
Gran parte del tempo di molti di loro (non tutti per fortuna) se ne va in varie riunioni o cene per decidere, con loschi personaggi, quale cassa pubblica derubare.
Riunioni per decidere come spartirsi il bottino, organizzare un incontro furtivo, magari fare un salto in Svizzera per depositare il denaro su conti che altri nel frattempo, si sono premuniti di aprire.
Infine, trovare il sistema per far transitare parte di quei soldi nelle proprie tasche perché, quando si tratta di soldi pubblici, “I soldi non finiscono..fanno un giro immenso e poi ritornano".
Ti verrebbe voglia di iscriverti al club dell’antipolitica: “Come fai a non definirli una banda di mariuoli?”
Avevamo detto BASTA con la vecchia politica vero?
Già, avevamo…avevate…
Johannes Bückler
Basta con scontri ideologici, con la politica della conflittualità e del no a tutto.
Basta con la politica dei due pesi e delle due misure.
Basta con i politici di professione, con i mestieranti e con quelli che pensano solo all’arricchimento personale.
Basta con la politica dei nominati, con i politici incompetenti, con quei politici senza passione civile e spirito di servizio.
Basta con slogan e promesse elettorali che non si possono mantenere.
Basta con la politica urlata e con quella degli insulti.
Basta con i soliti teatrini e con la politica cabaret.
Avevamo…avevate detto basta con i costi della politica, col finanziamento dei partiti, con tutti i privilegi e basta soprattutto con questa legge elettorale.
Basta con politici che pensano solo a perseguire consenso anziché equità.
Basta con politici campioni nello sport dello “scaricabarile”.
Che se avete governato qualche piccola responsabilità ce la dovete pure avere, accidenti.
Almeno piccola, dai.
Basta soprattutto con condoni, evasione fiscale e corruzione e con chi è portato a giustificare tutto questo.
Basta con gli attacchi alle istituzione, l’ultima delle cose di cui questo Paese ha bisogno.
Insomma, avevamo…avevate detto BASTA con la vecchia politica. Già.
Invece…
E’ bastato mettere la palla al centro, fischiare l’inizio della campagna elettorale e…voilà, tutto dimenticato.
Ognuno ha preso posizione sugli spalti, si è armato di fischietto e bandiera e via col solito tifo da stadio.
In campo, botte da orbi.
Così, insulto dopo insulto, offesa dopo offesa, siamo arrivati al termine della peggiore campagna elettorale della Storia Repubblicana.
Non poteva essere altrimenti.
In un Paese dove gran parte dei cittadini non ricorda a cena cosa ha mangiato a pranzo (o almeno fa finta…) cosa si poteva pretendere?
Non si giustifica in altro modo la faccia tosta con cui alcuni politici hanno continuato e continuano a rilasciare certe dichiarazioni.
E tutto, mentre è certificato giornalmente che siamo uno degli Stati più indebitati al mondo.
E sappiamo anche il perché, lo sappiamo da sempre.
Con la complicità della società civile una parte della classe politica manda avanti, da anni, i propri affari rubando e depredando quelle casse che ora risultano completamente svuotate.
Per anni molti dei nostri politici hanno, non solo elargito denaro dello Stato a destra e a manca, (purchè ad amici o quantomeno a probabili elettori) ma ne hanno infilato buona parte anche e soprattutto nelle loro tasche.
E così (e non poteva essere altrimenti) sono entrati sul terreno di gioco i magistrati.
E per fortuna direi io.
Perché l’unica vera riforma della politica la dobbiamo proprio alla magistratura, che anni fa fece sparire una politica fondata sulle tangenti.
Così oggi.
Tu pensi che i politici e gli amministratori pubblici passino il loro tempo a studiare come migliorarci la vita.
Come rendere più funzionale un ospedale, una scuola, un aeroporto, una strada.
E quando mai.
Ogni volta la magistratura ci informa che loro passano il loro tempo in altre faccende affaccendati.
Gran parte del tempo di molti di loro (non tutti per fortuna) se ne va in varie riunioni o cene per decidere, con loschi personaggi, quale cassa pubblica derubare.
Riunioni per decidere come spartirsi il bottino, organizzare un incontro furtivo, magari fare un salto in Svizzera per depositare il denaro su conti che altri nel frattempo, si sono premuniti di aprire.
Infine, trovare il sistema per far transitare parte di quei soldi nelle proprie tasche perché, quando si tratta di soldi pubblici, “I soldi non finiscono..fanno un giro immenso e poi ritornano".
Ti verrebbe voglia di iscriverti al club dell’antipolitica: “Come fai a non definirli una banda di mariuoli?”
Avevamo detto BASTA con la vecchia politica vero?
Già, avevamo…avevate…
Johannes Bückler
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