lunedì 20 agosto 2012

Caro Johannes, Buon Compleanno.


Buongiorno.
Leggendo la sua lettera, apprendo che oggi si festeggia il primo anniversario della nascita del suo personaggio con la pubblicazione della prima lettera sul Corsera.
Auguri, ringraziandola per quanto ha fatto per noi seguaci e attenti lettori delle sue considerazioni.
Non mancherei di ringraziare anche il Direttore del Corsera (F. De Bortoli), che ha creduto e avuto fiducia nelle sue parole.
In quest’anno (poco felice per noi italiani) di cose ne sono accadute.
Quasi tutte riguardano il cattivo andamento dell’economia in generale.
In particolare per l’Italia che si è ritrovata nel gruppo del “PIGS” con pessimi giudizi delle Società di rating e prospettive negative (outlook negativo) per la nostra economia.
Tutto sembra di difficile o impossibile soluzione.
Conviene vedere il bicchiere sempre mezzo pieno.
Spero che qualcuno leggendo, questa mia riflessione possa dare una risposta al seguente quesito: siamo certi che l’uscita della Grecia dall’Eurozona, servirà a sanare la sua economia e quella degli altri Paesi?
Ho delle grosse perplessità.
Avrei voluto segnalare qualche iniziativa utile da realizzare da parte delle Autorità competenti per sostenere o aumentare la lotta all’evasione.
Mi viene solo di segnalare la pubblicazione di alcuni dati relativi al fenomeno da parte dell’UIF (Ufficio Informazioni Finanziarie) presso la Banca d’Italia.
Il rapporto conferma che la banconota da € 500 rappresenta “un potenziale strumento di riciclaggio”.
Parere condiviso anche dal Dott. Grasso, Procuratore Capo della DIA, in una trasmissione televisiva (Gli intoccabili - La7- lotta alla mafia e ai capitali prodotti dalla stessa).
Infine la dichiarazione del Presidente della Corte dei Conti Giampaolino fatta di recente in Parlamento: «La dimensione dell'evasione fiscale in Italia è pari al 18% del prodotto interno lordo, che ci pone al secondo posto nella graduatoria internazionale, che è guidata dalla Grecia».
La circolazione della banconota da 500 euro corrisponde al 19% del nostro PIL, cioè 288 miliardi di euro.
C’è solo una moneta, tra le grandi valute occidentali, a superare il mega taglio da 500 euro: quella svizzera, con la sua ammiraglia, anche lei di color violetto, da mille franchi (851 euro).
Ritorno con il mio progetto già segnalato sul blog l’11 dicembre scorso (Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire).
Basterebbe che la BCE dichiarasse il “fuori corso legale della banconota da € 500”, impedendone l’immediato utilizzo e obbligando contemporaneamente i possessori (appartenenti ai Paesi dell’Eurozona) a recarsi agli sportelli bancari per il cambio in banconote di taglio inferiore.
Per tale operazione scatterebbe l’obbligo (normativa antiriciclaggio) dell’identificazione dei presentatori delle predette banconote e la segnalazione "immediata" dei dati anagrafici, dei richiedenti l’operazione, alle Autorità competenti (Guardia di Finanza, Agenzia delle Entrate) per i successivi adempimenti di controllo e di verifica.
Comunque per la sua realizzazione andrebbe affrontato lo spinoso problema delle banconote (sempre del taglio da 500 euro) depositate nelle banche svizzere e il loro versamento (rientro) agli sportelli delle banche italiane.
Per la soluzione di questo problema sarebbe sufficiente inserire una norma aggiuntiva all’accordo che si sta concludendo con Berna sulla tassazione dei non residenti.
Ovviamente il progetto andrebbe perfezionato nei suoi particolari.
Intanto rilancio l’idea.
Un augurio di cuore di buon proseguimento e buon lavoro al simpaticissimo e laborioso Johannes.
Rino Impronta

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