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sabato 10 dicembre 2011

Lettera a Babbo Natale

Caro Babbo Natale,
quest'anno la tua festa non potrà, per tante famiglie e imprese, essere la stessa di sempre, ma sara' vissuta con tanta malinconia dentro.
I motivi li conosci, questa crisi senza fine non lascia spazio all'allegria.
Festeggeremo ma con tanta paura di cosa accadrà nel prossimo anno e nel nostro prossimo futuro.
Non voglio rinunciare comunque ad esprimerti i miei desideri e le mie aspettative di doni per questo Natale.
Il mio primo desiderio sarebbe che tu entrassi nei cuori di chi ci governa, di chi ci comanda e che li convincessi a commissariare le banche, imponendo regole rigide e trasparenti di condizioni anti-crisi a supporto aziende e famiglie.
I baroni che dirigono il mondo economico-finanziario, oggi contano più delle istituzioni politiche nazionali .
Sono liberi di applicare le commissioni e gli spread che vogliono a piacere, senza alcun controllo da parte delle autorità, perche' loro sono sopra le autorità.
Ci stanno massacrando con costi sempre crescenti, inventando commissioni nuove ogni giorno, stanno mettendo in ginocchio famiglie e aziende in un momento in cui, invece, dovrebbero bloccare i costi, fermare alla solo quota interessi il pagamento di mutui e finanziamenti vari per almeno i prossimi 3 anni, per permettere a tante famiglie e aziende di alzare la testa e avere speranza di sopravvivere oltre a questa crisi che sta devastando la liquidità a tutti.
Il secondo desiderio che ti esprimo è che mi piacerebbe, domattina, svegliarmi in un paese diverso, dove la massa enorme di denaro che noi privati e aziende con le tasse continuamente travasiamo al nostro Paese, trasformandolo così in denaro pubblico da usare per il bene e il fabbisogno di tutti noi, non venisse in gran parte dissolto in mille sprechi di mala gestione e privilegi, ma venisse interamente utilizzato per il buon funzionamento di tutti i comparti della nostra Italia.
Vorrei che tu facessi ragionare i politici ora preposti al nostro salvataggio economico, facessi loro capire che se si vuole rilanciare l'economia uno sforzo lo deve fare per primo la politica dando esempio di austerità e di tagli di costi assurdi e non giustificati, abbassando le tasse, così da incentivare i consumi che a loro volta danno slancio alle produzioni industriali e commerciali e artigianali.
Caro Babbo Natale vorrei che tu facessi capire loro che è troppo facile trovare risorse aumentando le tasse e rincarando i carburanti e non tagliando sprechi, perchè cosi' togliamo quel poco di reddito che serve per garantire una decorosa vita a tante troppe famiglie e aziende.
Abbiamo il costo del lavoro tra i più alti in europa e gli stipendi netti tra i più bassi in europa, con tante famiglie che non arrivano a fine mese e alle quali perfino una visita medica per un figlio diventa un lusso.
Il terzo desiderio, caro Babbo Natale, è quello che tu convincessi il tesoriere che paga gli stipendi al capo dello Stato e a tutti i senatori e deputati,c onsiglieri regionali e provinciali, di pagare con 12 mesi di ritardo, media nazionale dei ritardi dei pagamenti da parte dello Stato.
Sarebbe un regalo grandioso a tutta l'Italia che lavora e produce e ha rapporti con le pubbliche amministrazioni e sta aspettando pagamenti o rimborsi che non arrivano mai.
Sarebbe un'opera buona di riflessione per chi ci governa, cosi' capirebbero cosa prova una famiglia e un'azienda ad aspettare.
Un grazie anticipato se ci fai questo regalo, anche perchè cosa vuoi che sappiano i nostri politici pagati con stipendi a peso d'oro dei problemi delle famiglie e delle aziende per far fronte alle mille spese di gestione di ogni mese?
Il quarto regalo che ti chiederei, anche se un po' audace come richiesta, è che tirassi le orecchie e non poco al ministro della giustizia, ai magistrati, a chi detta le regole dei tribunali, dove il cittadino onesto è sempre più spesso perdente come soddisfazione e i delinquenti sempre piu' spesso assolti e subito a piede libero.
Caro babbo Natale ti raccomando, fà capire loro il malcontento dei cittadini e delle imprese nei confronti di uno stato che non tutela, fai capire la delusione delle forze dell'ordine, sfiduciate da leggi che assolvono i delinquenti,d ove ci sono i distinguo sul rubare, fino a 5.000 euro non sarebbe punibile, oltre punibile, dove per chi truffa ci sono parametri di pena o assoluzione piena.
Caro Babbo Natale, stiamo discutendo di Europa, perche' tanti stranieri fanno razzie in Italia e non a casa loro?
Risposta scontata, a casa loro la galera è senza chiavi di uscita e certezza di pena, qui in Italia invece la giustizia è un optional a discrezione dei magistrati.
Trova tu il modo di far capire questo a questi funzionari della giustizia, magari facendoli cadere in qualche truffa o furterello con scasso o scippo o assegno a vuoto o fallimento.
Fai loro toccare con mano che la giustizia deve essere amministrata in modo più severo e con certezza di pena in uno stato di diritto.
Il quinto regalo che ti chiederei è che riformassi il sistema fiscale, dando le stesse regole immediatamente a tutta l'Europa, cosi' da ripartire insieme con le stesse imposizioni uguali per tutti i cittadini e imprese europee.
Tutti indistintamente, privati e imprese, la possibilità di avere partita doppia e di portare a detrazione l'Iva pagata, così da combattere l'evasione fiscale.
Oggi in Italia la il fisco non stana mai l'evasore sconosciuto, ma colpisce con imposte dirette e indirette tutti i lavoratori e le imprese note, quelle che cercano di rispettare le regole e che danno lavoro consentendo a tante famiglie una vita decorosa.
Il risanamento dell'economia in Italia parte anche attraverso una maggiore privatizzazione del lavoro, portando nel settore pubblico le stesse regole di produttività ed efficenza che regolano il lavoro privato.
Concludo sperando che tu Babbo Natale suggerisca alla Befana di seppellire sotto il carbone
(ardente) tutti quelli che ci hanno portato in questa condizione.

Un Buckler propositivo

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