sabato 1 ottobre 2011

La lettera segreta (ora non più) della BCE


Cari Buckler,
meglio tardi che mai. Finalmente conosciamo il contenuto della famigerata lettera inviata dalla BCE al nostro governo ai primi di agosto (della serie, mai una volta che nella cassetta della posta ci sia qualcosa di buono).
Strana la coincidenza della pubblicazione subito dopo la lettera di Buckler al Corriere del 26 settembre "Se la BCE non svela la sua missiva".
Non importa. Quello che conta è che sia stata pubblicata e a quanto sembra i mercati non sono crollati, vero Trichet?
Da cittadino che non capisce continuo a chiedermi che bisogno c’era, da parte del Governatore della Banca d’Italia, d'andare a Francoforte per spedire e firmare una lettera segreta al suo Governo. Mi ricorda certi comportamenti condominiali per cui si manda una lettera all’amministratore per comunicare qualcosa all’inquilino di fronte. Suonare il campanello e dirglielo in faccia, no eh? Va beh. Nell’era della globalizzazione, della comunicazione globale, della conoscenza interplanetaria noi italiani ci dobbiamo anche barcamenare tra lobby sotterranee, P2, P3, P4 e lettere segrete. E’ come se in un Paese una persona fosse costretta a scrivere lettere firmandosi con uno pseudonimo per esprimere liberamente le proprie idee e avere visibilità. Non sarebbe un Paese normale. Appunto.

Torniamo alla lettera. Non essendo un economista mi sento titolato a parlare di manovre, pareggi di bilancio e quant’altro. (se questa qualcuno non la capisce giuro che vengo lì).

Ho qualche dubbio su alcune richieste. Ridurre il costo dei dipendenti pubblici? Di tutti indistintamente senza guardare il merito? E’ giusto? Dei dirigenti sicuramente, visti i risultati. Possibilità di licenziare? Negli Stati Uniti nemmeno esiste un contratto nazionale. Le cose vanno forse meglio?
Non so, ma tagliamo corto. Voglio scrivere anch’io una lettera (ormai mi sono montato la testa, lo so) al nostro governo.

“Caro Primo Ministro (il caro non è riferito a quanto ci sta costando, giuro), qualche milione d'italiani ha discusso della situazione e ritiene essenziali le seguenti misure:

1. Un impegno costante per ridurre e combattere l’evasione fiscale che sottrae allo Stato 120 miliardi l’anno e la promessa immediata di abbassare il carico fiscale su dipendenti, pensionati e imprese.

2. L’impegno a eliminare la corruzione che ci costa 60 miliardi l’anno.

3. L’immediata eliminazione di tutti i privilegi della classe politica. La riduzione dei costi della stessa politica, cancellazione di prebende e vitalizi vari. (lo so questo punto è già più difficile)

4. Reintegrare in ogni decisione politica termini ormai desueti come giustizia ed equità, meritocrazia e correttezza.

Noi italiani confidiamo che il Governo assumerà le azioni appropriate.

Con quella poca considerazione che ormai ci resta ( e non per colpa nostra)

Johannes Buckler e qualche milione d’italiani.”

Cari Buckler, non so come reagirebbero le piazze finanziarie all’immediata attuazione di questa lettera. So però come reagirebbero molti di voi. Noi cittadini veniamo ancora prima dei mercati, vero?

Johannes Bückler

P.S. Un invito al futuro Presidente della BCE. La prossima volta che deve dirci qualcosa ci faccia la cortesia: suoni il campanello di fronte e ci informi direttamente. Grazie.

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