lunedì 26 settembre 2011

Se la BCE non svela la sua missiva

Leggi la lettera

Caro direttore,
non voglio entrare nel merito della manovra appena approvata e nemmeno della prossima (perché questa non può portare certo a un pareggio di bilancio).
Voglio parlare invece della ormai famosa lettera che la Bce ha inviato al nostro governo ai primi di agosto per sollecitarci ad attuare provvedimenti pena il mancato e futuro acquisto dei nostri titoli di Stato. Essendo a conoscenza della decisione della Banca centrale europea del 4 marzo 2004 (Bce 2004/3) in cui (all' articolo 1) «si concede la visione di tutti i documenti Bce le cui decisioni sono prese nel modo più trasparente possibile e il più vicino possibile ai cittadini», ho fatto richiesta di una copia della lettera. Gentilissimi, come sempre, hanno subito preso in carico la mia richiesta ed entro il termine di 20 giorni previsto mi è stata inviata la risposta che allego (vedi sotto), comune ai tanti che ne hanno fatto richiesta. Nella stessa mi viene riferito che non è possibile la divulgazione della lettera in quanto «recherebbe pregiudizio ai mercati» (detto in parole povere).
Non soddisfatto della risposta, perché ritenevo che non rientrasse nelle eccezioni previste dalla loro decisione, ho rifatto richiesta, questa volta, al Comitato esecutivo della stessa Banca centrale europea (come previsto dalla decisione di cui sopra) e nei giorni scorsi mi è arrivata la risposta a firma del presidente Jean-Claude Trichet. Nella stessa vengo informato e mi viene ribadito che la divulgazione della lettera «recherebbe pregiudizio alla tutela dell' interesse pubblico in relazione alla politica monetaria dell' Unione». Ora. Io da italiano posso accettare tutto, ma essere preso per i fondelli mi urta un pochino. Prima domanda. Se la lettera era «confidenziale» come mai ne è stata comunicata l' esistenza in una conferenza stampa da parte del nostro governo? Se lei, caro direttore, ricevesse una lettera confidenziale lo scriverebbe sui giornali?
Seconda domanda. Come è possibile che, mentre l' attuazione di provvedimenti contenuti nella lettera tendevano a calmierare i mercati, la sua divulgazione avrebbe l' effetto opposto? A questo punto, come cittadino che non capisce, mi sento autorizzato a pensare che quella lettera non esista e non sia mai esistita. Alla richiesta d' interventi per tranquillizzare i mercati, qualcuno si è sentito autorizzato a inventarsi una famigerata lettera di richieste da parte della Banca centrale europea per ammorbidire e attenuare la prevista perdita di consenso e questo, se mi consente (sta a vedere che mi sono montato la testa), è molto grave.
Naturalmente ho risposto alla Bce nello stesso modo descritto sopra. Attendo sviluppi.

Un caro saluto

Johannes Bückler

p.s. Spero che la mia testardaggine e la pubblicazione di questa lettera non portino turbolenze sui mercati e non inducano le agenzie di rating a declassarci. Vuoi mai, nel caso accadesse, che qualcuno possa inventarsi la favola che la colpa è da attribuirsi ai media.

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