domenica 14 agosto 2011

Ma chi farà pagare gli evasori?

Caro Direttore,
Le devo confessare un segreto: la casta, la palla al piede di questo Paese - quella da cui sono emersi i politici di ieri, di oggi e (se nessuno interverrà) di domani - siamo noi.
Chi Le parla lo fa a ragion veduta: mi districo ogni giorno nelle dichiarazioni dei redditi degli italiani... In questi giorni si parla tanto di un nuovo intervento fiscale e il suo giornale ha elencato le fasce di reddito sulle quali il governo potrebbe intervenire. Proprio qui sta il problema. Quelle fasce, reali perché formulate sulle dichiarazioni dei redditi, sono per la maggior parte false. Si parla di tassare redditi sopra i 90.000 euro. Un' assurdità poiché la maggior parte degli evasori e possessori della ricchezza reale sta sotto. Talmente sotto da arrivare (con villa e piscina) ad avere accesso, visto il reddito dichiarato, ad agevolazioni varie. Non si può continuare così. Bisogna che qualcuno si faccia carico di dare ai cittadini italiani un minimo di senso dello Stato. Perché solo così si potrà avere una classe politica degna di questo nome. A parole tutti sono per combattere gli evasori, salvo poi fare favoritismi agli stessi evasori sotto forma di scudi fiscali, condoni e da ultimo una circolare alle Agenzie delle Entrate, più o meno confidenziale, dove si chiedeva di ammorbidire i controlli. Non possiamo accettare che in Italia oltre il 50% delle società di capitali denunci una perdita o un utile zero. Non possiamo accettare che in una città come Milano ci siano 415.000 dichiarazioni (persone fisiche) sotto la soglia di povertà. Tassare sopra i 90.000 euro? A Milano 939.610 dichiarazioni (persone fisiche) su 973.788 sono sotto tale soglia. Non parliamo poi di autonomi e professionisti vari che certe cifre non sanno nemmeno scriverle sulle loro dichiarazioni. E le città del Nord sono tutte più o meno uguali. Da Torino a Verona, da Bergamo a Vercelli. Non servirebbe nemmeno una profonda analisi dei dati. Basterebbe estrarre a caso per avere un' altissima probabilità di scovare evasione. E smettiamola di chiamare una parte «elusione». Quando uno approfitta di un' agevolazione dichiarando il falso è tanto grave quanto non pagare. Da qualche anno, i Comuni che ne fanno richiesta possono incrociare i dati con quelli dell' Agenzia delle entrate. Quanti lo stanno facendo? Perché non renderlo obbligatorio e dare incentivi a quei Comuni che recuperano al fisco quote di evasione? Basta poco per capire che fare uno spot per invitare a pagare le tasse è solo propaganda. Se poi si disegna l' evasore come nello spot più recente (barba lunga, occhi da tossico, faccia da delinquente) vuol dire proprio fare propaganda al contrario: la maggior parte degli evasori porta giacca e cravatta - e un commercialista al seguito.
Mi creda, caro Direttore, le cose viste da dentro stanno peggiorando e renderanno vano qualunque intervento per sistemare i conti di questo Paese. Sperando di non averla annoiata e scusandomi per la forma anonima (che capirà).

Johannes Bückler

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